L'ortodonzia, anche nota come ortognatodonzia, è una branca dell'odontoiatria che si occupa prevalentemente di eliminare, o ancor meglio prevenire quando è possibile tutte quelle alterazioni dello sviluppo osseo dentale, in modo da restituire un'armonia complessiva nel volto. Un particolare approccio ortodontico è costituito dalla terapia ortopedico funzionale. Gli obiettivi di questo approccio sono naturalmente gli stessi: difatti, come si può intuire facilmente dal nome, questa terapia ha come bersaglio il sistema muscolo- scheletrico (da cui il termine ortopedico) agendo con diverse metodiche che lo ricollochino nello stato in cui ha un ruolo funzionale attivo.
A chi è rivolto questo tipo di trattamento?
La terapia ortopedico funzionale è rivolta potenzialmente a tutti, senza alcun limite di età. Difatti ha un raggio d'azione che comprende sia la prevenzione che la cura vera e propri; sono pazienti ideali sia i bambini che gli adulti ed è sui bimbi che di solito si esplica la funzione di prevenzione. In parole povere, chiunque abbia alterazioni o anomalie all'apparato osseo facciale, viene sottoposto a questo tipo di approccio in modo da riequilibrare gli assetti.
Che cosa posso curare con la terapia ortopedica funzionale?
Le indicazioni terapeutiche sono varie e numerose. I solito gli specialista fanno ricorso a questa terapia per trattare ad esempio un eccessivo sviluppo dell'osso mandibolare o dell'osso mascellare e e quindi le condizioni note rispettivamente come mento prominente e mento arretrato, casi di denti decidui (denti da latte) caduti troppo presto, problemi di scarsa apertura della bocca o comunque qualsiasi alterazione di posizione o struttura dentale.
A cosa serve questo tipo di terapia?
La terapia è fondamentale per la salute del paziente. Non bisogna pensare che il dente o la bocca siano delle strutture indipendenti e a sé stanti, ma è necessario capire come siano rapportate con il resto degli organi in un quadro più grande. Se il paziente non si cura o comunque sottovaluta dei problemi apparentemente legati solo alla struttura dentale, rischia di compromettere la sua salute anche a livello sistemico. Difatti è facile che le condizioni non monitorate tendano ad aggravarsi, causando malocclusioni, ossia una chiusura scorretta e disarmonica delle arcate dentali, dolori all'articolazione temporo- mandibolare e bruxismo (condizione per cui si digrignano e si fanno sfregare i denti in maniera violenta e involontaria). Però l'aggravamento non si ferma qui, in quanto ne conseguono direttamente altri sintomi come mal di testa dovuti alla tensione dei muscoli, perdità graduale della capacità uditiva (patologia nota come ipoacusia)e della vista, sonnolenza, vertigini, dolori e squilibri della colonna vertebrale. Dal dente pertanto la problematica si può diffondere a occhi, orecchie, articolazioni e schiena; si capisce dunque che per evitare un quadro patologico così serio e diffuso è necessario agire per tempo.
In cosa consiste il trattamento?
Il trattamento prevede di norma l'utilizzo d diversi apparecchi ortodontici che vengono accuratamente scelti in base alle caratteristiche e alle esigenze del paziente. La procedura può infatti variare a seconda che si debba agire su un bambino di 7 anni, su un adolescente di 13 anni o su un adulto; è comunque possibile soddisfarli tutti aldilà dell'età. In primo luogo è sempre fondamentale effettuare una visita di consulenza con l'ortodontico in modo che possa valutare lo stato di salute generale e a che punto sia l'avanzamento della patologia, o nel caso in cui non sia ancora insorta, controlla quali siano le alterazioni da prevenire. Vengono prescritti pertanto gli esami clinici del caso e quelli radiografici. Al termine delle accertamenti può quindi essere valutato l'apparecchio più idoneo: sono infatti disponibili dispositivi sia fissi che mobili. I dispositivi mobili possono essere più versatili, ma richiedono una costanza nel ricordarsi di inserirli sempre che non è sempre presente, soprattutto se il paziente è un bambino. D'altra parte i dispositivi fissi, pur non richiedendo un grosso sforzo mnemonico in quanto sono installati 24 ore su 24, possono causare disagi dal punto di vista psicologico e nella sfera relazionale perché sono molto evidenti (questo si applica sia ai bambini e ragazzi che possono essere presi in giro dai coetanei, che agli adulti che si sentono in imbarazzo). Pertanto è fondamentale che il professionista illustri quale siano tutte le possibilità possibili per il caso individuale (ad esempio esistono dispositivi fissi che si mimetizzano molto bene nella cavità orale); inoltre il paziente deve essere consapevole non solo dei benefici funzionali ed estetici che si possono ottenere ma anche di quali siano i rischi, le tempistiche e i possibili effetti collaterali.
Se vuoi saperne di più sulla terapia ortopedico-funzionale a Bari vieni a trovarci c/o lo studio dentistico Santoro (Dentista), in via Abate Giacinto Gimma, 171 (Bari) – Cap 70122, oppure puoi contattarci attraverso la pagina contatti del nostro sito.