La chirurgia muco gengivale è una branca della parodontologia che si occupa di trattare e risolvere in particolare le recessioni gengivali. Questa patologia consiste nel fenomeno di migrazione verso l'alto del bordo coronale del margine gengivale; una situazione del genere può diventare problematica se non si agisce per tempo in quanto favorisce l'insorgenza di un'infiammazione.
Chi è più indicato per questo tipo di trattamento?
I paziente che si sottopongono a questo tipo di intervento soffrono della condizione chiamata retrazione gengivale, per la quale si ha una progressiva esposizione della corona del dente o dei molteplici denti interessati, spesso fino ad arrivare alla radice, ossia la porzione più profonda inserita negli spazi alveolari. Se ciò avviene è più facile che la superficie dentaria soffra di ipersensibilità, rendendola più soggetti a traumi, anche semplicemente a quelli derivati dalla masticazione. Le cause di questo fenomeno sono varie: in primo luogo possono essere di natura genetica in quanto il paziente potrebbe avere fin dalla nascita un deficit nell'aderenza della gengiva. Oppure potrebbe essere dovuto ad un posizionamento scorretto dell'osso alveolare in quanto costituisce il luogo d'attacco dei denti. Un'altra causa molto comune è la proliferazione di batteri della placca accumulati sulla superficie. Inoltre bisogna considerare le cause iatrogene, termine derivante dal greco iatros=medico e gennan=generare e che quindi indica la cause dirette conseguenza della terapia odontoiatrica. Queste ultime comprendono protesi troppo abbondanti per la bocca del paziente, restauri conservativi inadeguati o riposizionamenti imprecisi. La patologia pertanto provoca al paziente fastidio che a volte sfocia persino in dolore e interferisce con l'assunzione di cibo. Difatti ci si ritrova spesso con una maggiore sensibilità che rende difficile mangiare cibi molto caldi, molto freddi o acidi. Inoltre bisogna considerare che la situazione spesso crea al paziente disagi e problemi nella sfera relazionale, in quanto anche dal punto estetico è poco piacevole da apprezzare un sorriso che sembra più allungato, poco omogeneo e armonico. Perciò con questa procedura è possibile ripristinare la salute dentale del paziente e al contempo migliorare l'estetica del sorriso.
Come ci si prepara all'operazione?
Prima di sottoporsi all'intervento è necessario farsi visitare dal medico, in modo che valuti la situazione e decida se è il caso di procedere e se sì, con quale tecnica specifica tra le varie esistenti. Inoltre è necessario verificare che non sussistano condizioni che potrebbero interferire con l'intervento, come ad esempio l'integrità dell'osso alveolare di sostegno o la stato del tessuto gengivale che dovrà sopportare un innesto.
In cosa consiste nello specifico il trattamento?
La procedura prevede un'operazione di micro chirurgia in quanto l'area da trattare è molto ristretta e richiede estrema precisione. Di norma viene eseguita un'anestesia locale senza gravi disagi per il paziente. È previsto l'inserimento di nuovo materiale biologico molle nella zone in cui è avvenuto il deficit. La provenienza del tessuto molle da innestare può essere autologa o eterologa. Nel caso sia autologa, la situazione più comune, viene prelevato pertanto dal paziente stesso da zone come il palato. La zona donatrice è scelta in modo che sia in grado di rigenerarsi in maniera autonoma nel giro di qualche settimana, ma comunque per favorirne la guarigione spesso viene iniettato del collagene. Questa molecola, essendo uno dei principali costituenti del tessuto connettivo che fa da struttura e sostengo a tutti gli altri tessuti, aiuta notevolmente nel processo di rinnovamento e ristabilimento cellulare. Se invece la provenienza è eterologa, si può far ricorso ad una Banca dei Tessuti; allora i tessuti devono subire diversi controlli perché devono essere perfettamente idonei alle esigenze specifiche di ogni paziente, oppure si possono utilizzare tessuti artificiali oggi in commercio. Qualunque sia la provenienza il tessuto viene quindi importato nell'area da trattare, con una conseguente graduale rigenerazione gengivale che con il passare del tempo riesce a ricoprire le radici e tutta la superficie che non dovrebbe essere esposta.
Quali risultati si possono ottenere?
I risultati consentono di ripristinare le funzioni vitali che si erano alterate, tra cui anche la rinnovata capacità di eseguire una corretta igiene orale senza fastidi o sanguinamenti. Inoltre il paziente ha di nuovo la possibilità di sorridere e di rapportarsi col prossimo senza sentirsi in difetto. Di norma questi miglioramenti sono molto soddisfacenti e duraturi.
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